L’AN Brescia riscrive la storia un’altra volta battendo gli storici rivali della Pro Recco nella Finale di Coppa Italia ad Albaro dopo i tiri di rigore.
Un miracolo sportivo di cui nemmeno i leoni riescono a comprendere: è la seconda vinta dai bresciani, che nel 2012 alla Scandone di Napoli conquistarono il trofeo ai danni proprio di Recco.
E se negli passati anni il divario tra le due squadre era minore, ad oggi nessuno avrebbe scommesso su Alesiani e compagni per la vittoria del titolo.
Una Finale partita subito in salita per l’AN che va sotto dopo trenta secondi sul gol a uomo in più di Zalanki. Balzarini risponde ma dall’altra parte Gitto viene espulso per brutalità lasciando i suoi in inferiorità numerica per quattro immensi minuti.
Il rigore di Zalanki si ferma sul legno e dall’altro lato Balzarini sorprende Del Lungo con la rovesciata del vantaggio. Cannella rimette i suoi sul livello del mare. Una vera e propria battaglia tra i titani di Recco, con un roster composto da stelle e campionissimi, e Brescia che quest’anno conta ben sette nuovi innesti e quattro giocatori arrivati dal proprio vivaio.
Zalanki insacca ancora ma a fil di sirena ci pensa Francesco Faraglia a ristabilire l’equilibrio.
Alesiani spinge sull’acceleratore e si carica i leoni sulle spalle da vero capitano, nonostante fosse in dubbio fino a pochi minuti prima della partita per un acciacco all’adduttore.
E se Alesiani da leader carica i suoi, è la grinta di Faraglia che sorprende tutti: l’ex Roma mette la firma sulle due reti successive dei lombardi grazie a due traiettorie perfette in superiorità; in mezzo Younger batte Tesanovic e sul finire Fondelli non perdona dal tiro dei 5 metri.
I leoni non mollano e continuano a lottare anche dopo la ripresa grazie al gol di Del Basso che regala il +2 ai suoi. Break anche di Recco con Di Fulvio e Fondelli che riportano la sfida in parità. Ancora il capitano con una botta potente mette il naso avanti sul finire del quarto.
Cannella apre le danze dopo 20 secondi ma a replicare arriva la prima rete di Irving nella finale. Presciutti e Cannella però mettono a segno due reti che portano i campioni d’Europa in vantaggio per la seconda volta in tutto il match. È un colpo basso per Brescia che, dopo aver mantenuto il risultato della partita si sta vedendo sfuggire la coppa. Ma in fase di assist-man Balzarini regala e Gianazza scarta il cioccolatino, che fa esplodere la panchina bresciana con il gol del 10-10.
Si va ai tiri di rigore: segnano tutti. Irving e Fondelli i primi poi da un lato Faraglia, Dolce, Balzarini e Del Basso dall’altro Zalanki, Younger, Condemi Di Fulvio. Si riparte con Fondelli che però si fa ipnotizzare da uno strepitoso Petar Tesanovic che dà il via alla festa bresciana.
È una vittoria che va a tutti: la dirigenza, lo staff tecnico, i giocatori e a chi da lassù ha dato una mano: l’AN Brescia vince la Coppa Italia 2023-2024 di Albaro grazie a uno straordinario lavoro di gruppo.