È con l’ingaggio di Niccolò Gitto che l’An Brescia chiude la campagna acquisti per l’annata 2020-2021: dopo una mezza stagione disputata nelle fila della Metanopoli, il giocatore romano sarà agli ordini di Sandro Bovo in seguito all’accordo annuale siglato nella tarda mattinata di oggi. Protagonista di tantissime battaglie e con un palmares che include i maggiori titoli possibili, tanto a livello di club quanto con la nazionale (dall’oro mondiale all’argento olimpico, passando per coppe dei campioni, scudetti, Coppe Italia), Gitto porta il suo carico di esperienza (12 ottobre 1986, la data di nascita) e di indubbia qualità, per aggiungere grande sostanza al reparto arretrato biancazzurro. Dopo le annate 2009 e 2010, il difensore cresciuto nella Lazio torna a schierarsi per la causa bresciana e se, all’epoca, le motivazioni erano quelle di un giovane deciso ad affermarsi ai più alti livelli, ora, il ruolo del giocatore è mettere a disposizione quanto è stato acquisito in dieci anni di pallanuoto con la p maiuscola.

«Sono molto felice del ritorno a Brescia di Niccolò – commenta il team manager, Brando Dian -: ho avuto il piacere di conoscerlo da compagno di squadra e ritrovarlo dopo che la sua carriera ha raggiunto i massimi livelli, non fa che aumentare la soddisfazione per aver raggiunto l’accordo. È un difensore puro e, con le sue capacità e il suo bagaglio d’esperienza, può essere decisivo in più situazioni; Gitto si aggiunge a un gruppo contraddistinto da una grande voglia di raggiungere traguardi importanti e, per le sue caratteristiche, sono certo che rispecchi in pieno i valori della squadra».

«Quando mi ha contattato Bovo – racconta Gitto -, il progetto mi è subito piaciuto, son bastate poche parole per darmi i giusti stimoli: la squadra è composta da numerosi giovani e tutto il gruppo ha tanta “fame”, direi che la base di partenza è ottima. La società ha effettuato una serie di acquisti importanti, dai due campioni del mondo, Dolce e Di Somma, fino al fuoriclasse Jokovic, passando per un attaccante affermato come Vlachopoulos; con Jokovic ho avuto la fortuna di passare due anni vincenti a Recco e sono sicuro che porterà la mentalità necessaria per crescere, ovvero quella del duro lavoro che porta alla vittoria. Da parte mia, torno a Brescia dopo dieci anni: ai tempi, Bovo ha creduto nelle mie possibilità dandomi spazio nella pallanuoto che conta. Ora ci ritroviamo e faremo di tutto per soddisfare la voglia di vincere».