Tempi di saluti in casa An Brescia, ma le strade che si separano non lasciano il campo ad acredini o malumori: a dieci anni dal suo arrivo sotto il Cidneo, Alessandro Nora, da ieri, non indosserà la calottina biancazzurra e, con lui, anche Antonio Buha lascia il club presieduto da Andrea Malchiodi.

«Quello tra l’An e Alessandro Nora – dichiara il presidente Malchiodi -, è un saluto con tanto affetto e reciproco rispetto. Insieme a Christian Presciutti e Marco Del Lungo, Alessandro è uno dei giocatori con cui è rinata l’An e con cui è partita la mia avventura da presidente: son stati dieci anni importanti che lasciano un segno ricco di significato. Per come ha lavorato con tenacia, spirito di sacrificio e intelligenza, ritengo Ale un esempio per tutti: senza avere particolari doti naturali, è riuscito a raggiungere traguardi di massimo rilievo, a partire dal bronzo olimpico, passando per la Coppa Italia e l’Euro Cup. Insomma, un atleta ideale, determinato e sempre pronto a seguire le indicazioni dell’allenatore, senza mai sbalzi d’umore e con grande senso della disciplina».

«Riguardo Antonio – continua il presidente dell’An -, senz’altro non possiamo essere scontenti, si è dimostrato un ottimo ragazzo e un gran lavoratore, però la situazione che si è venuta creare in seguito all’emergenza sanitaria, ci porta in altre direzioni. A lui un più che cordiale saluto e un grosso ringraziamento per l’impegno con cui ha portato avanti la nostra causa».

«A Brescia ho vissuto una lunga e bellissima esperienza – prende la parola Nora -, son stati dieci anni molto intensi durante i quali sono cresciuto insieme alla società: ringrazio di cuore tutto l’ambiente, dai dirigenti agli storici compagni di squadra, dallo staff tecnico, a partire ovviamente da Sandro Bovo, ai sostenitori. Brescia è stata casa mia anche a livello extra sportivo, mi sono sempre trovato bene e non posso che conservare buoni ricordi. Certo, ci sono state anche delusioni ma i momenti negativi sono stati vissuti, e superati, con il giusto spirito. Lascio ottimi amici e tornerò sempre volentieri: direi proprio che si è instaurato un legame forte, Brescia mi ha dato tanto e io ho dato tanto a Brescia».